È la prima volta nella storia che a Reggio Calabria vince il voto d’opinione. Il successo locale dei 5Stelle è innanzitutto questo. Al netto di qualunque considerazione relativa al Movimento e al suo programma, questo è un dato estremamente significativo. Alle politiche, tanto più nella limitazione di scelta del candidato imposta dalla legge elettorale, gli schemi clientelari, gli apparentamenti, i brand familiari, i legami familistici subiscono pesanti limitazioni.

La prima volta che a Reggio Calabria vince il voto d’opinione. Una schiera di emigrati, soprattutto giovani, è tornata a votare 5Stelle, nell’ipotesi, condivisa sui social, di fondare la Terza Repubblica. Questo è quello che i reggini pensano, al momento, senza dover badare ai parenti e agli amici candidati in qualche lista per le amministrative. Emerge un’enorme sfiducia in quanto si sta facendo a livello regionale e locale, ritenuto insufficiente anche dopo la devastante esperienza di Scopelliti e dei suoi seguaci. Da questa serena sollecitazione occorre ripartire senza fingere di aver Svoltato. C’è nel successo dei 5Stelle una nutrita schiera di delusi del csx e del cdx e, tutto sommato, occorre ringraziare il Movimento di aver catalizzato voti altrimenti destinati ai fascisti di Casa Pound e Forza Nuova. Gli analisti soloni (soprattutto di csx) dovrebbero smetterla di mettere tutto in caciara con “il reddito di cittadinanza”, “i novax”, “ le scie chimiche”: qui si parla di altro! Il fallimento riconosciuto di un progetto politico, nel quale, soprattutto i giovani, non possono affatto riconoscersi. La lezione é questa? C’é la volontà di impararla?

Il voto d’opinione a Reggio è possibile! Questo può essere il mantra per le prossime elezioni locali.

Considerato che, a livello locale e nella dimensione politica quotidiana, i 5Stelle sono pressocché assenti ( non illuda, in tal senso il successo alle politiche!), per un nuovo csx resta una prateria sulla quale spendersi e giocarsi. A patto di fare un’analisi seria e “senza rete”. Saranno in grado? A giudicare dalla lettera aperta di Falcomatà al PD, pare di no. Generica ed ecumenica quanto basta per dire tutto e niente, lascia intravvedere una dolce autocritica che legittimerà l’attuale classe dirigente, meno qualcuno che magari andrà via. Si capirà tanto, nella capacità di rinnovamento del csx locale, anche nella capacità di costruire qualcosa di nuovo escludendo dagli equilibri di candidature e liste i vari giovani vecchissimi al seguito di Sebi Romeo, Nino De Gaetano et similia. Saranno così forti da farlo? Le possibilità sono prossime allo zero. Senza questo, è certificato, il popolo di csx continuerà a orientarsi per l’astensione e per la dispersione del voto. Il dato bassissimo del PD locale si spiega in parte con la candidatura di Nico D’Ascola, che neanche per un secondo gli elettori di csx (eccetto i pochissimi del voto utile) hanno potuto prendere in considerazione, con il conseguente scarso impegno preelettorale dei vari storici galoppini. Ottavio Amaro non pervenuto. La strada è quella del cambiamento radicale, siamo certi non vorranno perseguirla. Di speranza, però, si può campare.

Di certezze è, invece, campata Tilde Minasi, i cui festeggiamenti sono stati un tantino frettolosi. Ci sono bruscolini che ti fregano. Ma non si sa mai… Rimane il successo di voti strappati per la Lega. Un monte di voti. Tantissimi se si rapportano al legame stretto che lega Minasi al rivendicato Modello Reggio. C’è un’ascesa preoccupante dei Modellisti, un’ascesa che il csx non può affrontare con la puzza sotto il naso. Ma, come sopra detto, con una Svolta vera e non a pernacchie. Nonostante l’assenza di Scopelliti Giuseppe dall’incontro pubblico con Salvini tenutosi all’Odeon, pure le pietre e l’eternit dell’Italcitrus sanno che è lui l’alfiere principale del movimento sovranista per Salvini. 6.396 voti nella sola Reggio Calabria sono tantissimi, va detto. Riconosciamo al conto complessivo un generoso 30% di elettori sedotti dalle promesse e dal programma di Salvini e confortati da un rinnovamento guidato dai vecchi del Modello Reggio. Restano 4478 elettori beneficati e convintamente vicini al gruppo del Modello Reggio. Fantastichiamo e giochiamo: fossero individuati si potrebbero caricare sui loro redditi, sulle loro bollette, sulle loro tasse i debiti del Comune che pagheranno, invece, tutti i cittadini fino alla notte dei tempi. Questo sì che è guarda al futuro. Niente promesse, solo certezze! Pagheremo per voi, in saecula saeculorum.

Una parola per Casa Pound e Forza Nuova, che prendono a Reggio rispettivamente l’1,24 e lo 0,61. Troppi voti. Non prendiamoli in giro, non sottovalutiamo lo scempio. Alle Comunali potrebbe succedere di vedere qualcuno di loro entrare in Consiglio. Nelle elezioni del 1921 il Partito Fascista prese lo 0,45. Abbiamo già detto in ogni sede che uno Stato sano avrebbe dovuto, richiamandosi alla Costituzione, impedire la candidatura di queste liste. Non è successo, anzi. Considerata questa pericolosa amnesia costituzionale il 18% al PD nazionale è stato, pensandoci bene, fin troppo generoso.

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