Casa Pound dice corbellerie, e grandi. Un paio di giorni fa la portavoce ha espresso preoccupazione in merito alla sicurezza a Reggio Calabria. Ne scriviamo soltanto perché crediamo che Reggio Calabria costituisca un ottimo osservatorio di ciò che accade o si svilupperà in Italia.

Veniamo alle corbellerie. Insomma, come in “Johnny Stecchino” il problema di Palermo erano il traffico e l’Etna, per Casa Pound il problema sicurezza a Reggio sono i migranti. Attenzione: corbellerie sì, ma che vanno prese sul serio! È con questo meccanismo di cialtronerie che si è costituito il clima di terrore in questo Paese.

La portavoce fa riferimento ad una rissa realmente avvenuta e probabilmente provocata da un paio di ragazzi gambiani. E allora? Ma che sono cresciuti a Helsinki, questi della tartaruga con la freccia? Hanno mai assistito alle risse ai lidi, a torme di riggitani che pestavano qualche malcapitato? Di più: hanno mai sentito parlare delle notti brave dei rampolli di ‘ndrangheta e degli arresti che ne sono conseguiti? Per Casa Pound il problema sicurezza è razziale: le risse, aggravate dai metodi mafiosi per di più, possono esserci, purché Made in Reggio.

Nell’escalation di corbellerie via con gli ambulanti stranieri sul Corso. Vero problema sicurezza, considerato che per raggiungere un ambulante bisogna evitare di farsi investire da qualche auto, guidata da esemplari locali, incurante del divieto di transito e parcheggio. A protestare incautamente con gli automobilisti vedi il punto sopra: rischi anche parta qualche schiaffo o minaccia. Stranamente nella lotta all’abusivismo questi di Casa Pound dimenticano il lavoro nero ( eppure è nero! Cavolo, pensateci!) e l’abusivismo edilizio, piaghe fetide di questa terra.

C’è poi il problema dell’accattonaggio ai supermarket. Bisogna dirlo a questi stranieri: dovete chiedere il pizzo, non una monetina! Così vi integrate e Casa Pound è contenta.

Ricordate il celebre Fonzie di Happy Days che non riusciva mai a dire Scusa? Gli si impuntava la lingua. A questi di Casa Pound capita con la parola ‘ndrangheta.

Strano che gli stranieri non c’entrino nulla con l’emergenza rifiuti che praticamente è diventata emergenza sanitaria. Non sono loro a sversare porcherie per le strade? Devono darsi da fare! Altrimenti il problema resterà responsabilità prima degli italiani, in un mix, dei cittadini nativi e della cattiva gestione della raccolta.

In ultimo, Casa Pound ricorda di essere impegnata a distribuire alimenti alle famiglie reggine che non arrivano alla fine del mese. Beh, cari miei, lo fanno altre cento associazioni in città e centinaia di persone nel silenzio e nella discrezione. Senza prendersela con gli stranieri. È stupefacente, ma si può essere generosi anche senza prendersela con gli stranieri!

Basta con le corbellerie. Questi di Casa Pound sono dei veri buonisti: se la prendono con i più deboli e lasciano stare i cattivi.

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