travalle

 

 

Quel che accade in Francia è molto diverso da ciò che è accaduto in Italia. Eppure il disegno della legge del lavoro è molto simile alla riforma italiana: si tratta del Jobs Act. In contatto con il sindacato francese CGT seguiremo una storia che ci riguarda da vicino.  Questo è il comunicato del CGT, tradotto esclusivamente per Il Furibondo.

 

 

Facciamo il punto sul progetto di legge del Ministro dei Lavoro, Myriam El Khomri, “ che mira a istituire delle nuove libertà e delle nuove forme di protezione per le imprese e per le attività”. Tutto bene per il Medef (la Confindustria francese)! Questo testo offre in effetti una libertà totale ai datori di lavoro e costituirà – se dovesse essere adottato- una storica perdita dei diritti per i lavoratori.

Malgrado le affermazioni del governo, il progetto di legge El Khomrin non è cambiato. Tutte le misure previste puntano a precarizzare sempre di più, rendere più flessibile tutto a danno dei lavoratori per abbassare il “costo” del lavoro, al fine di fare di fare aumentare ( ingrossare) i profitti finanziari e i dividendi versati dagli azionisti. Ciò è talmente vero che il Presidente del Medef, Pierre Gattaz, consapevole dei propri interessi, ha proposto una petizione per sostenere il progetto di legge.

7 francesi su 10 considerano che il progetto di riforma del lavoro costituisce una minaccia per i diritti dei lavoratori. Hanno ragione!

NON TORNEREMO AL XIX SECOLO!

Nonostante le proteste, il Governo ha annunciato che non retrocederà dalla filosofia della legge, che rimane “lavorare di più, essere pagati di meno e poter essere licenziati più facilmente”.

Noi abbiamo una proposta alternativa: il codice del lavoro del XXI secolo!

Ai lavoratori, statali e privati, il compito di farsi sentire nelle imprese, negli uffici e nelle strade!

 

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