Si disgrega quel che rimane dell’Europa. La lezione della Brexit non ha insegnato nulla e si procede sulla stessa strada che antepone i mercati alle persone, le banche alla tutela dei diritti.
Le risposte dell’Italia, della Francia, della Germania sono starnuti contro i tuoni, che non possono fermare il ritorno dei neofascismi. Perché di neofascismo si tratta, anche se molti dicono populismo, dimostrando ancora una volta di non avere colto il problema e di non saperne immaginare gli esiti. O di volerli, questi esiti, per il bene delle banche e del profitto.
Le prove di questo neofascismo sono nelle nostre strade, nelle strade d’Europa, in Italia nelle vigliaccate di Casa Pound e nel lessico dei giornali che trasformano in ultras gli estremisti di destra, in semplice rischio l’epocale ritorno della violenza come sistema politico. Di questo non è responsabile la moneta unica, ma chi pratica l’iniquità a vantaggio del mercato. Di chi pianta confini e li vorrebbe invalicabili.
Confini che attraverseremo, dentro e fuori le porte d’Europa, per raccontare nomi, cose e città, come sempre.
(foto di Anna Arcudi)
