Non so se Matteo Salvini abbia mai recitato un rosario in vita sua. Su questo non è possibile azzardare ipotesi. Ma che non abbia mai letto il Vangelo è più che una semplice possibilità. L’Evangelo (la Buona Notizia) non solo è un susseguirsi di storie di accoglienza, di amore fraterno verso chi è ultimo, di samaritani che soccorrono giudei (popoli caratterizzati da antichissime inimicizie e rivalità) e che vengono indicati come esempi da seguire ma ha come suo cuore, la Magna Charta del cristiano, il Discorso della Montagna e le Beatitudini. Queste parole, che rappresentano gli orientamenti fondamentali per la vita di un cristiano, vengono poi completati dalla spiegazione che Gesù Cristo dà (e questa è un’altra grandissima buona notizia) sui criteri che saranno seguiti quando arriverà per noi il momento del giudizio: …ero forestiero e mi avete ospitato (Mt 25,35). Probabilmente Matteo Salvini non ha mai letto le parole del Magnificat, altra straordinaria buona notizia. Maria di Nazareth dice “ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili. Ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote” (Lc 1,52-53). La giovanetta ebrea utilizza il verbo al passato non per ignoranza della grammatica né per via di una mente un po’ confusa. La sua fede è così grande e il suo sguardo così lungimirante che ella vede quelle realtà come già compiute. Un cristiano che ha una minima fede in questo Evangelo, posto di fronte alla scena di Salvini che giura sui Vangeli e che brandisce il rosario come arma per combattere l’invasione degli impoveriti della Terra provenienti dall’Africa, dovrebbe inorridire e sentirsi pieno di santa indignazione. Giurare su un libro (anche Donald Trump ha giurato sulla Bibbia!) significa che quel politico intende farsi guidare dai principi che ci sono riportati? Se è così, allora sarebbe meglio che il leader della Lega si ritirasse per qualche decina d’anni in un eremo del deserto africano per meditare a fondo le parole del Vangelo. Questo esilio sarebbe per noi un’altra buona notizia. Credo che questa campagna elettorale, già molto squallida nelle sue varie espressioni, abbia davvero toccato il fondo. La religione, nessuna religione, deve essere usata per propaganda elettorale, tanto più in un periodo come il nostro.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here