acqua
Signore, il popolo non ha acqua.

“ Che si lavino con lo champagne!”.

Ma signore, siamo in tempi di austerity. E poi la sinistra, i valori, la sobrietà…

“ Giusto, che si lavino con la gassosa!”.

R. è bella, bellissima. Il km più bello d’Italia, i reperti più importanti della Magna Grecia, lo Scirocco più dolce del Mediterraneo. Tutt’intorno al centro più storico della città, un’ininterrotta linea di case non finite o abusive, di condono in condono giunte fino a noi. Una stazione, con molti più treni in partenza che in arrivo, più andate che ritorni. Un aeroporto che con quello che costa un biglietto o compri l’andata o il ritorno: solitamente l’andata. Quando hai un problema, puoi telefonare a qualcuno per risolverlo privatamente. Quando hai finito le persone a cui telefonare, puoi protestare liberamente, sollevare la questione sociale. Tutto perfetto, nessuna è come R., ma da qualche tempo c’è un certo problema idrico… Un mese senz’acqua. O giù di lì.

“ Il problema è vecchio. È un’eredità del passato”.

Per quanto ancora pagheremo la tassa di successione?

“ Ecco, il solito nemico di R.!”.

Ma veramente io sono rimasto… ho scelto di restare… Non cambierei R. per nulla al mondo…

“ Allora comportati da cittadino saggio! Non vedi quanto si impegnano, non vedi il Sindaco quanto lavora, non vedi…, non vedi…, non vedi…?”.

Sì, e chi dice il contrario? È che vorrei solo dire: come si fa a costruire una R. diversa? Sembrano iniziative a singhiozzo, tanta pubblicità… Non riesco a cogliere il progetto.

“ Perché tu sei un malfidato, un eretico! Il progetto è come Dio. C’è, ma non si vede. Esso è tra di noi”.

Temo che si rischi di amministrare il disagio. Quando amministri il disagio puoi anche costruire un eliporto e chiamarlo Piazza Duomo e fartela piacere, perché prima non c’era niente. O distruggere e rappezzare un Corso storico e fartelo piacere, perché bisogna guardare avanti e questo porta lavoro… E poi era meglio prima che era tutto fermo?

“ Stai parlando di cose ereditate”.

Ma a me sembra che vengano rivendicate come successi.

“ I figli buoni sono di papà, quelli buoni della mamma. Poi non vedi come viene coinvolto il popolo, a scegliere questo e quel nome per le nuove opere?”.

D’accordo. È colpa mia: diffido dei contest. Penso sia meglio affidare le cose a persone competenti e fornite di visione, piuttosto che ai like. Sono fatto all’antica. Ma vorrei dire dell’acqua: come si fa ad averla? E ad averla potabile? Che quando c’è è anche troppo salata per calare la pasta?

“ Fatti un autoclave. Compra un depuratore”.

Ma è un mio diritto. Faccio regolarmente il mio dovere di pagare le tasse per questo diritto.

“ Siamo in emergenza. Non dipende da nessuno. L’Amministrazione sta facendo di tutto per arginare il problema. Purtroppo la manutenzione delle reti idriche non dipende dal Comune”.

Immagino. Dipende da un’azienda pubblico/privata.

“ Bravo. Addirittura l’Amministrazione si dà da fare ricorrendo a proprie autobotti…”.

Ma se l’Amministrazione Comunale non è responsabile io perché l’ho eletta? Potevo eleggere il Consiglio di Amministrazione della Sorical.

“ Non fare nomi. Non ti lamentare. Perché tu finalmente stai riguadagnando la partecipazione cittadina…”.

Ma se ora ora abbiamo detto che da cittadino non conto nulla. Sono un consumatore, e basta. Insomma: io vorrei capire chi è responsabile della rete idrica.

“ Quando arriva a casa è merito del Comune. Quando non arriva è colpa dell’Azienda che gestisce”.

Ottimo, non fa una piega. Ma non sarebbe il caso di aprire un dibattito sulla gestione pubblica dell’acqua?

“ Ma tu stai facendo una riflessione politica”.

E non si fa? Mi pare che il Comune e il Governo abbiano lo stesso colore politico. C’è un referendum stravinto, battaglie civili e popolari che hanno detto che occorre ritornare al pubblico. Mi pare che una Politica davvero nuova dovrebbe fare queste battaglie…

“ Ma vedrai che l’acqua torna… Poi la dovresti finire con queste provocazioni. Non lo sai che questi sono temi di sinistra?”.

Appunto, mi pare che…

“ I temi di Sinistra si affrontano solo quando al Governo c’è la Destra. Altrimenti che facciamo? Ci tiriamo la zappa sui piedi”.

Ma se la metti così…

“ Scissionista! Grillino! Provocatore! Lamentoso! Nemico della città!”.
È così che torno tra me e me. Lascio stare qualunque idea di cittadinanza. Vorrei pure lavarmene le mani. Ma il rubinetto ha le ragnatele. Farò con la gassosa, che è popolare.

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